LICEO ``GIUSEPPE PEANO``

Classe 5° B Scientifico

Gli studenti coinvolti: Farano Matilde, Locatelli Anna, Mangiarotti Carolina, Bassani Pietro, Ceratto Alice, Coffano Matteo, Ghiani Giorgia, Hyzoti Hygert, Mirabello Filippo, Grossi Edoardo, Gualco Giulia, Sartini Francesco, Cavo Alessandro, Bignami Alessandro, Medicina Tommaso, Carmignano Virginia, Pernigotti Lorenzo, Chiappini Edoardo, Desantis Christian, Di Dio Massimo, Gualeni Luca, Lerta Alessandro, Padoan Samuele.

A SCUOLA DI...COSTITUZIONE

La Costituzione italiana, entrata in vigore il 1 gennaio del 1948, fu il frutto di un compromesso, di un accordo cioè tra i partiti rappresentati nei Comitati di Liberazione Nazionale che diedero vita all’Assemblea Costituente. Il confronto e le discussioni furono senz’altro accese, ma alla fine, nel pieno rispetto delle regole di una sana democrazia, fu approvato il testo definitivo.

La nostra Costituzione è quindi il frutto dell’incontro tra eterogenee forze, ideologicamente in forte contrasto tra di loro, ma che avevano trovato un accordo sui valori fondamentali.

Di fronte alla proposta di partecipare al Concorso in questione, anche nella classe 5 B si è aperto un vivace confronto per scegliere quale tematica potesse meglio rappresentare la modernità della Costituzione. Chi sosteneva la necessità di affrontare il tanto attuale tema della guerra, urgente riflessione dato il recente drammatico scontro Russia e Ucraina; chi propendeva per il tema del lavoro, problema fondamentale e così vicino alle giovani generazioni; a questo legato, il colosso Amazon, realtà presente nelle nostre quotidianità; e come non occuparsi della questione “gender” che pone tanti interrogativi? Dubbi poi sulla “modernità” della Costituzione ne sono sorti in quantità.

Inoltre ci siamo chiesti quale scopo dovesse avere la nostra riflessione e a chi dovesse essere rivolta.

In conclusione quindi, come i Padri Costituenti (paragone senz’altro poco modesto!) abbiamo scelto la via del compromesso: tutti i temi citati di nostro interesse, sui quali ci siamo confrontati, ci hanno permesso di trovare  un file rouge proprio in quello che inizialmente ci pareva essere il difetto della nostra costituzione, cioè un linguaggio e una visione non del tutto adeguata al nostro presente. Al contrario, proprio la “genericità” del linguaggio e l’astrattezza un po’ utopica di alcuni articoli  consente anche al cittadino moderno di leggervi la garanzia superiore per il suo vivere quotidiano in libertà. Anzi, il messaggio contenuto nel testo della legge è davvero alto e in grado di contenere ogni cambiamento sociale e culturale futuro: è il Governo, sono i nostri rappresentanti che devono adeguarvisi per applicarla nella maniera più corretta attraverso provvedimenti che aiutino i cittadini a rispettarla.

Alcuni esempi: l’Italia “ripudia” la guerra anche se non si tira indietro per aiutare chi con la guerra rischia di vedere oppressa la sua libertà;  tutti i cittadini sono uguali… senza distinzione di sesso, razza, genere ecc…se “razza” è inadeguato ormai, basta la parola “genere” ad abbracciare tutte le diversità oggi riconosciute; l’Italia “fondata sul lavoro”, che è diritto ma anche dovere ed è da salvaguardare e potenziare certo, ma sarà compito di chi governa farlo; Amazon è l’esempio di un’impresa privata, -e la Costituzione prevede di promuovere l’iniziativa privata-, che procura lavoro a moltissime persone, ma anche ha cambiato volto al commercio globale: anche in questo caso non c’è contraddizione con la Costituzione, ma sarà compito dello Stato  mettere in atto maggiori strategie di salvaguardia delle piccole realtà artigianali e commerciali, affinchè non scompaiano.

Dunque alla luce di queste riflessioni, la Costituzione italiana è salva, assolta dall’accusa di obsolescenza.

Infine, se è vero che, come il retore Quintiliano sosteneva, l’educazione del cittadino parte dalla prima infanzia, abbiamo pensato di presentare i temi sopra citati legandoli in un percorso da destinare alle scuole, dalla primaria alla secondaria superiore, che permetta al bambino e ragazzo di familiarizzare con le parole chiave della Costituzione, attraverso giochi, letture e immagini, filastrocche, poesie e tavole interattive, che ne stimolino l’attenzione e quindi la conoscenza.

 

PRIMO STEP: libretto per la scuola primaria: Giocando con la Costituzione sul tema del lavoro

SECONDO STEP: cruciverba per la scuola secondaria inferiore: La Repubblica di Amazon

TERZO STEP: poesia per la scuola secondaria superiore: Tanti generi, un solo rispetto

QUARTO STEP: “La tavola periodica della guerra” per la scuola secondaria superiore.

a cura di Bassani Pietro, Ceratto Alice, Coffano Matteo, Ghiani Giorgia, Hyzoti Hygert, Mirabello Filippo
GIOCANDO CON LA COSTITUZIONE

Tra i temi proposti la nostra scelta è ricaduta sulla sezione “Fondata sul lavoro, il diritto al lavoro” , in modo tale da volgere uno sguardo allo scenario lavorativo futuro e sensibilizzare e avvicinare anche gli studenti più giovani ai temi che la Costituzione tratta riguardanti questo argomento.

Per finalizzare questi obiettivi è stato ideato un “libretto educativo” in formato Power point destinato ai più piccoli, costituito da semplici giochi, in modo tale da istruire in maniera divertente. Lo scopo del libretto è infatti quello di portare i più giovani a ragionare sul tema attraverso immagini e parole che riportano al tema trattato, che spesso è trascurato nell’insegnamento scolastico.

Gli articoli della Costituzione che sono stati toccati per la realizzazione dei giochi sono l’ Articolo 1 e l’ Articolo 4

L Articolo 1, che afferma ”L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, è stato inserito nel rebus e nel cruciverba; L’Articolo 4, che afferma “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”, è stato inserito nel labirinto, in cui il percorso unisce le parole lavoro e diritto, e anche nel cruciverba, con una nota frase che ribadisce che il lavoro non è solamente un diritto, ma anche un dovere.

Oltre che alla nostra Costituzione, la scelta del tema lavorativo è dovuta anche all’analisi dei dati riguardanti il tasso di disoccupazione negli ultimi anni nella nostra zona. In particolare notiamo come sia preoccupante il calo di occupazione per individui tra i 15 e i 30 anni negli ultimi decenni.

Il tasso di disoccupazione nella provincia di Alessandria è più alto della media piemontese e si avvicina al trend nazionale degli ultimi anni; nel caso del lavoro per i giovani, il tasso sale ancora di più.

Questi preoccupanti dati sono stati anche aggravati dalle perdite di lavoro causate dal Covid.

All’interno sono stati inseriti alcuni tra i giochi più conosciuti come cruciverba, rebus, 4 immagini 1 parola e  dei fumetti che richiamano l’argomento trattato.

Questa è  la sua struttura:

-slide 1: Copertina
-slide 2/3: 4 Immagini e una parola
-slide 4: Fumetto
-slide 5: Unisci i puntini e indovina il lavoratore
-slide 6: Cruciverba
-slide 7: Labirinto
-slide 8: Rebus
-slide 9: soluzioni

Nei vari giochi, sono state inserite parole e frasi, come ad esempio “Italia”, “scuola”, “lavoro”, “costituzione”, “articoli”, “diritto”, che richiamano il tema del lavoro e gli articoli della Costituzione che lo riguardano.

A CURA DI: Grossi Edoardo, Gualco Giulia, Sartini Francesco, Cavo Alessandro, Bignami Alessandro e Medicina Tommaso
LA REPUBBLICA DI AMAZON

la Costituzione italiana è pronta per il cambiamento?

A cura di Farano Matilde, Locatelli Anna, Mangiarotti Carolina.
TANTI GENERI, UN SOLO RISPETTO

I concetti di razza e genere, citati dall’articolo 3 della Costituzione, secondo le nuove generazioni.

Carmignano Virginia e Pernigotti Lorenzo - Con la collaborazione di: Chiappini Edoardo, Desantis Christian, Di Dio Massimo, Gualeni Luca, Lerta Alessandro, Padoan Samuele.
LA TAVOLA PERIODICA DELLA GUERRA

– La guerra e la ragion di Stato –